Chi sono

Una persona depressa è anzitutto una persona sola. Puoi avere tutte le persone che vuoi, attorno a te, ma resterai sempre solo.

Io sono solo e resto tale fino a quando lascio spento il pc. Col pc vivo e comunico, sperando che prima o poi la mia solitudine finisca. Alla fine però sono io stesso a condannarmi alla solitudine, se non altro perché raramente riesco ad essere d’accordo con i miei interlocutori.

Odio chi parla a vanvera e il qualunquismo. Odio le masse indistinte, i manifestanti fatti con lo stampino, le idee-fotocopia che esprimono.

Odio il complottismo, il berlusconismo e l’anti-berlusconismo preconcetto.

Odio chi difende la Costituzione perché nella maggior parte dei casi non sa nemmeno cosa ci sia scritto nella Costituzione.

Mi piacciono le discussioni animate e le critiche motivate, odio invece le critiche fasulle dei qualunquisti che si fermano alle frasi semplici da idioti. Commentate i miei post anche per criticarmi, ne può nascere una sana discussione fra persone civili.

Studio all’università e da un anno lotto con me stesso e con la depressione per concludere gli studi. Mi manca un solo esame, non so ancora quando lo darò e se lo darò.

Aggiornamento: Alla fine sono riuscito a dare l’esame. L’ho dato il 28 febbraio e ho preso, guarda un po’ il caso, 28. L’esame non è stato particolarmente brillante, ma me la sono cavata. Mi sono iscritto alla sessione di laurea di luglio, ma ho dovuto rinunciare perché si è rotto l’hard-disk del mio pc e ho perso tutta la tesi già scritta [in unica copia, come un babbeo]. Mi sono iscritto alla sessione di dicembre e, il 15 dicembre, mi sono laureato prendendo 110 e lode! Ora mi sento un po’ meno depresso: sfigato sì, Martone docet, ma un po’ meno depresso! Grazie a tutti quelli che, pur non conoscendomi, mi hanno sostenuto in giro per il blog. 

7 risposte a Chi sono

  1. tuttok ha detto:

    Coraggio, riprenda a studiare dato che ormai è vicino al traguardo. Poi si vedrà.
    Potrebbe esserle d’aiuto anche qualche preghiera al Santo di cui porta il nome.
    Io la ricorderò nelle mie preghiere.

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  2. serse7 ha detto:

    LA DEPRESSIONE e un prezzo che si puo pagare alla sensibilita e all’intelligenza,ma queste stesse doti possono essere utili a tenerla sotto controllo.Da come scrivi mi sembra che queste doti non ti mancano.

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    • ilsensocritico ha detto:

      Grazie del complimento. In realtà scrivere è un “parto” per me: nel blog bene o male riesco a scrivere qualcosa di decente perché si tratta di testi molto brevi; con la tesi faccio molta più fatica perché modifico di continuo la roba già scritta.

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  3. Franco Cosmi ha detto:

    Non so chi tu sia, dove vivi e il contesto familiare e socciale.
    Ma quello che scrivi di te lo condivido. Condivido questi tipi di “odio”. Condivido il tipo di dialogo che vorresti avere con gli altri. Come vedi, sotto questi aspetti ci somigliamo. Sai dove sta la differenza? Tu hai certamente tra i 23 e i 30 anni, io ne ho 66. Tripadre e bisnonno ( o meglio nonno bis) e questo mi fa pensare alla falsa, ma purtroppo reale guerra tra generazioni: giovani contro vecchi, figli contro padri, occupati e disoccupati eccetera. Una guerra insulsa che va debellata.
    Voglio dirti alcune cose.
    1. se non dai questo ultimo esame ti maderò una parolaccia.
    2. Non so come si combatta la depressione. Credo con la fiducia nel futuro. In te stesso, i valori ci sono. Forse, dico forse, può dipendere dalla quantità e tipo di problemi che ti poni e vorresti vedere risolti in breve ma così non è. Se così fosse lasciali per un periodo, lasciati cadere e, toccato il fondo rimbalzi. E rimbalzando riparti. Questo l’ho vissuto io in un fase di forte crisi con una famiglia sulle spalle e problemi gravi da risolvere. Ha funzionato. Mi sono lasciato cadere senza rinunciare a “vivere” e seguitare a curare le cose essenziali. Auguri.
    3. La tesi. Io sono rimasto alla terza media. Il resto l’ho imparato nella famosa scuola della vita. Anche nello scrivere. Applico alcuni concetti imparati nel tempo. te li espondo.
    – Dividi et impera. Un concetto complesso va diviso nelle sue parti, ordinato e affrontato fase per fase. Eviterai di ripetere cose gia dette o che dirai in altra parte. E soprattutto affronterai quell’aspetto solo li e non in più parti, salvo che debbano essere ripresi per le relazioni con altri aspetti.
    – Scrivi come parli. Esponi i tui concetti come ti vengono. Poi riordinali. Usa frasi semplici, non cercare frasi complesse e lunghe. Per fare questo ricorda un concetto: ad ogni concetto compiuto usa il punto. La sequenza delle frasi espongono il discorso complesso. E’ uno stile anglosassone, lo puoi riscontrare se ti leggi uno dei libri gialli. Io l’ho scoperto proprio così. Quandi ti viene la necessità di aprire una parentesi, prova a pensare se quella precisazione la puoi spostare dopo il punto senza interrompere il concetto che stai esprimendo.

    Infine, se un concetto non ti è chiaro non cercare di esporlo; se non è chiaro a te…! Prima lo devi dipanare.

    Ahug! Ho detto. Auguri su tutti i fronti. E se ti posso essere utile puoi rintracciarmi. Siamo a dicembre, spero che tu abbia già superato l’esame. Ciao.

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    • ilsensocritico ha detto:

      Grazie, il tuo è un commento veramente bello e i consigli sono molto utili, grazie!
      L’esame l’ho dato a fine febbraio e il 15 dicembre discuto la tesi. Mi manca poco per finire, speriamo!
      La tesi è quasi finita.

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  4. Franco Cosmi ha detto:

    Tieni conto che i miei polpastrelli godono di una certa autonomia…

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